Bilancia idrostatica


Bonaventura Bandieri ebbe nel 1842 l'incarico di costruire una bilancia idrostatica, che fu consegnata al Gabinetto Reale nel dicembre del 1845 dietro il pagamento di 898 ducati. Giacomo Maria Paci, direttore del Gabinetto, nel prenderla in consegna così la descrive: "(Bandieri) ha saputo riunire quanto l'arte e la scienza poteano suggerirgli per congiungere l'eleganza alla perfezione e render così il suo lavoro degno di questo Real Gabinetto; meritevoli di particolare attenzione sono il moto ascendente dell'intero sistema, la correzione agli estremi delle braccia di leva. Essa è migliore della bilancia docimastica della Regia Zecca e di quella dell'Università, costruita a Parigi da M. Le Conte ed è la migliore di quelle costruite a Napoli per sensibilità e precisione".
Fu inviata all'Esposizione Universale di Londra del 1862.
Il funzionamento della bilancia idrostatica si basa sul principio d'Archimede, secondo il quale il peso di un corpo immerso in acqua è pari al suo peso in aria diminuito del peso dell'acqua spostata. Essa permette, quindi, di misurare il volume dei corpi solidi e la loro densità.
Lo strumento è costituito da una bilancia a bracci uguali montati su una robusta colonna. All'esemplare descritto manca uno dei due piatti, che fu sostituito con una carrucola per trasformarlo in bilancia di Poggendorff, atta allo studio della "forza d'inerzia". Il piatto rimasto è in effetti un doppio piatto, in cui quello inferiore è smontabile mentre quello superiore è munito di un gancio per la sospensione dei corpi in misura.

Napoli, 1845
Bonaventura Bandieri
Altezza 97 cm.


Meccanica, Rilevamento, Didattica
Ingresso Museo